Raku

La tecnica raku

Raku (gioia, godimento, liberazione, soddisfazione) significa “Gioire il giorno”: vivere in armonia con le cose e con gli uomini.

Ha origine dal nome Rikyu, maestro della cerimonia del tè (Giappone XVI sec).

Secondo la leggenda, la caratteristica della tecnica raku, che consiste nell’estrarre i pezzi incandescenti dal forno con le pinze, sia da attribuire a un ceramista del XVI secolo della città santa di Kyoto, che fabbricava da sempre tegole ed elementi decorativi architettonici.

Un giorno però, poiché la domanda sul mercato cresceva, decise di iniziare a produrre ciotole.

Lo fece utilizzando la stessa argilla che usava per produrre le tegole, ricca di sabbia silicea e quindi refrattaria, più adatta a sopportare gli shock di temperatura.

La tecnica raku venne diffusa in Occidente soprattutto grazie al lavoro del ceramista inglese Bernard Leach.

Differenza con la tecnica raku giapponese

Intorno agli anni ’60 alcuni ceramisti americani, tra cui Paul Soldner, iniziarono a sperimentare un nuovo metodo di realizzazione del raku.

A differenza della tecnica raku giapponese, che prevedeva solamente l’estrazione incandescente dal forno e il raffreddamento a temperatura ambiente, questi aggiunsero una fase di riduzione d’ossigeno seguita da un rapido processo di raffreddamento in acqua.

Shock termico

L’estrazione del pezzo incandescente è comune ad entrambe le tecniche.

Lo sbalzo termico che ne deriva provoca delle piccole spaccature dello smalto applicato, che sarà la base della trama del craquelé o cavillatura.

Riduzione

La riduzione, cioè il processo di affumicatura, può essere ottenuta mediante l’utilizzo di diversi materiali (paglia, sterco, segatura…) che  si bruciano una volta messi a contatto con il pezzo.

I fumi prodotti da questo processo provocano la tipica colorazione nera delle parti non smaltate e delle microfratture delle superfici smaltate.

Oltre a questo, la carenza di ossigeno fa sì che alcuni smalti cambino colore generando iridescenze ed effetti metallici.

L’intensità della riduzione può essere modulata utilizzando contenitori stagni.

Ceramiche Terre Alte di Luca Mainardi Vasaio

Raffreddamento

Il ricorso all’acqua fredda come metodo di raffreddamento consente di mantenere inalterati gli effetti della riduzione che altrimenti verrebbero cancellati.

Luca Mainardi
lucamainardivasaio[at]gmail.com